icerbox August Finch2 by Unknown

autore:Unknown
Format: epub
ISBN: 9788852096761

26

TEMPESTA IN ARRIVO

Prima ci fu il tuono: un rombo basso e profondo come una montagna che si sveglia.

Quando lo sentì, Arlo si già era inoltrato nella foresta per più di un chilometro. Aveva passato l’ultima ora a cercare una sorgente infestata dagli spiriti, seguendo una lista che Darnell aveva fornito alla classe. Questo spirito dell’acqua era il quinto e ultimo spirito naturale che doveva identificare (aveva già trovato quelli del fuoco, dell’aria, delle pietre e degli alberi).

Ci fu un lampo, e questa volta il tuono fu più definito. E vicino. Come se il cielo si fosse spaccato in due. Se si fosse sbrigato, forse sarebbe riuscito a tornare al campo prima della pioggia. Ma era deciso a trovare a ogni costo lo spirito dell’acqua.

Aveva seguito tutte le istruzioni riportate sul Manuale per costruire un bastone da rabdomante: era un ramo fatto a Y che, se usato correttamente, avrebbe segnalato gli spiriti nelle vicinanze e i loro corpi d’acqua.

Secondo il Manuale i bastoni da rabdomante erano strumenti cruciali per sopravvivere nei deserti o nei canyon secchi.

Costruire il bastone era stato abbastanza facile, ma per usarlo occorreva una sensibilità che Arlo non riusciva a fare sua. L’estremità del bastone non tremava o si piegava mai, o almeno non in un modo che gli fosse di qualche utilità.

Arlo lo gettò via e riconsiderò le sue opzioni. Aveva iniziato a tornare sui suoi passi, quando all’improvviso si ritrovò con lo scarpone sinistro immerso nell’acqua gelida fino all’altezza della caviglia.

Aveva trovato la sorgente. Ci era passato accanto almeno dieci volte.

Arlo seguì il piccolo ruscello fino alla fonte: un’apertura coperta di muschio nel fianco della collina, larga solo pochi centimetri. Stando alla lista, lo spirito si chiamava Sorgifreddo. Non era sicuro se fosse nella sorgente o vicino alla sorgente, o fosse proprio la sorgente. Comunque il nome aveva senso. Lì c’era un fresco notevole, tanto che piccoli cristalli di ghiaccio erano attaccati alle rocce. L’acqua che sgorgava era perfettamente limpida e assurdamente gelida.

Nella sezione Notedella sua lista degli spiriti, Arlo scrisse: “limpido” e “freddo”.

Accanto alla sorgente c’era una ciotola d’argilla, con dentro qualche decina di monete. Arlo si frugò nella tasca per trovare un quarto di dollaro, lo strofinò contro la maglietta per farlo brillare, poi lo aggiunse alle altre.

«È ovvio che gli spiriti non usano i soldi» aveva spiegato Darnell. «Ma le monete gli piacciono lo stesso. È un tributo. Sanno che le monete hanno valore per noi, quindi offrirle è segno di rispetto.»

Ai Ranger era permesso offrire agli spiriti monete, cibo o canzoni. Erano severamente vietati i sacrifici.

«Niente sangue, né il vostro né quello di altre creature viventi. Se lo fate, vi addentrate in un territorio oscuro.»

Darnell non aveva approfondito, forse quello era un argomento per Spiriti Avanzati, ma Arlo aveva l’impressione che ci fossero persone disposte a compiere azioni sinistre pur di ottenere il favore degli spiriti.

Udì la pioggia prima ancora di sentirla. Grosse gocce iniziarono a fare plop plop plop nel sottobosco. Alla faccia dell’evitare la pioggia.

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